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La storia

Il Club Nautico Pescara nasce ufficialmente il 15 aprile 1961 presso il ristorante “Il Gabbiano” su iniziativa di una trentina di appassionati sportivi e amanti del mare della nostra città. In quell’incontro “ufficiale” veniva infatti approvata la bozza di Statuto preparata in una riunione precedente, tenutasi presso il ristorante “La Sirenetta”, convocata su iniziativa di un coraggioso comitato promotore formato da Rodolfo Villanucci, Alfredo Puccinelli e Bernardo Dolci.

In quei tempi la FIV non esisteva, ma c’era l’USVI (Unione delle Società Veliche Italiane) e per poter regatare era sufficiente tesserarsi ad una associazione di classe. Però per poter partecipare ai campionati italiani di vela era necessario essere iscritti ad un Circolo. Fu proprio questa, forse, una delle motivazioni principali che spinse i primi velisti pescaresi a costituire un club nautico. Infatti, già prima della fondazione del club, alcuni appassionati velisti (tra i quali si ricordano Alfredo Puccinelli, Rodolfo Villanucci, Luca Nicolaj, Enzo Tintorelli) avevano formato una bella flotta di 4-5 barche del tipo “Snipe” con le quali partecipavano, tra mille sacrifici, a regate in tutta Italia, riportando anche qualche trofeo.

Il primo Presidente fu il Marchese Francesco Farina, il quale, oltre a dare lustro al nascente club, fu anche il primo a portare a Pescara una barca da crociera, la famosa “Stenia” di 9 metri. Le prime riunioni del giovane club avevano luogo proprio in una sua “serra”: la cosiddetta “casetta del Marchese”, situata sulla riva nord del fiume Pescara a valle del ponte Risorgimento. Farina restò in carica fino al 1972 e durante la sua presidenza, anche grazie all’instancabile attività del Cav. Ferdinando Basciano, venne realizzata una vera e propria sede che subì anche il primo spostamento a causa della costruzione della strada golenale.

Nei primi anni settanta, il puro spirito velistico che aveva animato l’animo sportivo dei soci, subì una “contaminazione” che raggiunse alcuni soci e tra questi anche il presidente Farina. In quegli anni, infatti, grazie all’attivismo dei tre soci Eligio Valentini, Gilberto Ferri e Luca Nicolaj, venne spostata da Roseto su Pescara la “Rosa d’Oro” prestigiosa gara mondiale di Motonautica, che il Club Nautico Pescara organizzò perfettamente fino al suo abbandono a causa dei soliti costi organizzativi, che un club da solo, senza l’aiuto delle istituzioni, non poteva più sostenere (il solito problema di sempre !).

Nel 1972 al termine di una concitata votazione venne eletto Presidente, per tre soli voti di scarto, il “velista” Cesare Di Rocco che restò in carica per circa 15 anni fino al 1986. In questi anni le soddisfazioni piovono in campo motonautico: Enzo Tintorelli segna oltre 25 affermazioni in gare nazionali ed internazionali con due titoli di Campione d’Italia fuoribordo nel 1974 e nel 1978 e due terzi posti nel 1987 ai Campionati Mondiali Off-shore ed in Circuito. Luca Nicolaj è primo al prestigioso Campionato Europeo ed in numerosissime altre competizioni nazionali e internazionali. Il club viene scosso da rinnovati entusiasmi: nasce la prima scuola vela, molti soci conseguono il brevetto di sub, viene ampliata la sede (che verrà di nuovo spostata a causa della costruzione dell’asse attrezzato), la banchina viene dotata di acqua e luce e, soprattutto, nel 1986 viene organizzata la prima edizione della Transadriatica. La Transadriatica, che forse non a caso ripercorrerà per un tratto la stessa rotta dei motoscafi partecipanti alla “Rosa d’Oro”, venne organizzata dal Club Nautico Pescara (grazie all’instancabile attività del socio Paolo Lachi) in collaborazione con sette circoli nautici Jugoslavi. La manifestazione velica internazionale fu per molti anni il fiore all’occhiello del circolo pescarese, ma venne interrotta per la prima volta nel 1992, a causa dei noti eventi bellici che insanguinarono la terra Croata e definitivamente nel 1998, dopo le due nuove edizioni del 1996 e del 1997.

I quindici anni di presidenza di Cesare Di Rocco furono interrotti, per un solo anno, dal 1984 al 1985, dalla presidenza di Mario Di Properzio che ebbe comunque il merito di acquisire dalla Capitaneria di Porto la “concessione delle acque” nel tratto antistante la sede (la “concessione di banchina”, ovviamente, era già stata ottenuta).

Nel 1986 viene eletto Presidente Pasquale Rozzi che resterà in carica fino al 1994. In quegli anni il Club, grazie all’attività ed all’entusiasmo dei suoi soci, vive un periodo di successi sportivi senza precedenti e vedrà il trasferimento dalla storica sede lungo il fiume Pescara alla nuova, grande e funzionale sede all’interno del porto turistico appena realizzato. Tale trasferimento, nel 1991, non era stato immune da polemiche e dubbi da parte di molti soci che, solo dopo molti anni, ebbero a convincersi della validità della soluzione che da un punto di vista logistico risparmiava le difficoltà di ingresso e di uscita dal porto fluviale con i pericoli ed i disagi connessi.

Dopo i successi motonautici degli anni 70, nella seconda metà degli anni ottanta è la vela a prendere il sopravvento. Nell’altura nell 1985 ad Ancona Paolo Arlini con “Primadonna” ottiene il I° posto al Campionato Invernale (trofeo Medio Adriatico). Nel 1987, ancora Arlini con “Primadonna”, Guido Leone con “Veletta”, Giampiero Bovani con “Suono”, Enzo Cirillo con “Malepi” ed i Fratelli Lachi con “Lucky Show” conseguono il prestigioso trofeo “Adriatic Cup”. Nel 1989 e nel 1990 ancora Arlini, questa volta con “Sapore di Sale” vince le due edizioni della Transadriatica. Nelle derive dal 1988 al 1990 Elvira Nicolaj (di sicuro l’atleta più rappresentativa della storia agonistica giovanile del nostro club), conquista due medaglie di Bronzo ai Campionati Europei ed un quarto posto al Mondiale Optimist; nel 1989 Guido Leone con Veletta vince “La Giraglia” ed il giovane Galileo Nicolaj è quarto ai Giochi del Mediterraneo. Dopo i due successi del 1991: Veletta prima al Campionato Europeo CHS e la Nicolaj primo posto femminile al campionato Europeo 420, l’attività del club subisce un’improvvisa stasi, forse a causa delle inutili polemiche e diatribe interne successive al trasferimento della sede.

Nel 1994 viene eletto presidente Luciano Leone, appassionato velista; l’attività velica e sportiva del club e la scuola vela riprendono nuovo vigore. Inizia il regolare susseguirsi dei campionati invernali e poi anche primaverili con barche ed equipaggi sempre più performanti e numerosi. Viene organizzata a Pescara “l’Adriatic Cup” e, soprattutto, il club torna protagonista nella preparazione di un nuovo evento nautico internazionale: il Campionato Europeo 470 Juniores, con record di partecipanti e successo organizzativo senza precedenti. Nel 2001, dopo due mandati, Luciano Leone cede la presidenza a Luca Nicolaj fino al 2004. In questi anni sono i risultati dell’attività giovanile a fare notizia, con Elvira Nicolaj, che chiude la sua carriera sportiva vincendo il Titolo Italiano 470 nel 2001 e la squadra Optimist che nel 2004, conquista un ottimo V° posto alle Finali Nazionali a Squadre, ed il VI° posto, subito dietro la Nazionale Italiana e quella USA, nel prestigioso Trofeo Internazionale giovanile a squadre “M. Rizzotti”. Nel 2000 Arlini con “Higth Five” vince a Chioggia il Campionato IMS dell’Adriatico. Nel 2001 atleti del club nautico (75% dell’equipaggio) sono ancora protagonisti vincendo il “13° Giro d’Italia a Vela” con la barca “Città di Pescara” organizzata da un Comitato costituito su iniziativa di tre soci del club, Francesco Di Filippo, Lorenzo Barberini, Menico Sassoè.

Nel 2004 torna alla carica di presidente Luciano Leone, che dà nuovo impulso all’attività sportiva velica e determina l’ingresso di numerosi nuovi soci; vengono apportate modifiche e miglioramenti importanti all’organizzazione degli spazi del club e riannodate significative relazioni con associazioni e Circoli nautici adriatici. Nel 2005 Mataran II di Stefano Di Properzio con otto atleti del Club Nautico Pescara, capitanati da Serguei Chevstov, si aggiudica il Campionato Europeo IMS. Un buon auspicio per la storia che continua.

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